venerdì 28 luglio 2017

Recensione: "12 giorni a Natale" di Trisha Ashley

"A Natale siamo tutti più buoni". Siamo a Luglio e, con oggi, mancano ufficialmente 150 giorni all'evento dell'anno che più amo. Quindi posso ammettere senza rimorsi di essere stata un po' cattivella nei confronti di questo libro. Ma proprio non riesco ad assegnare più di due cuori al romanzo in questione.
L'ambientazione natalizia è spesso fonte di grande ispirazione che, in questo caso, sembra essersi smarrita insieme a Babbo Natale in mezzo a una tormenta di neve.
L'idea di fondo era carina, ma si poteva fare di più!



TITOLO: 12 giorni a Natale
AUTORE: Trisha Ashley 
EDITORE: Newton Compton
ANNO: 2015
PREZZO: 4,99€ (eBook); 4,43€ (copertina rigida)
PAGINE: 320

TRAMA: Il Natale è sempre un momento triste per Holly Brown, che da poco ha perso l’amore della sua vita, così, quando le chiedono di andare a lavorare in una casa isolata nella brughiera del Lancashire, accetta di buon grado per sopravvivere a quei giorni in cui tutti sono felici. Jude Martland è uno scultore, e non intende festeggiare il Natale dopo che suo fratello è scappato proprio con la sua fidanzata. È deciso a evitare la casa di famiglia, anche se gli sarà impossibile non tornare per l’occasione in cui si riuniscono al completo. Quando Jude si presenta all’improvviso, la vigilia di Natale, è tutt’altro che felice di scoprire che Holly si sta occupando di organizzare il party a cui sperava di sottrarsi. Ma quando, senza preavviso, una tempesta di neve ricopre tutto il villaggio, Holly e Jude si rendono conto che forse i loro desideri stanno per essere esauditi. E che le odiate feste potrebbero trasformarsi in qualcosa di molto interessante.


Holly Brown, la protagonista, svolge il mestiere di chef durante l'estate e di house-sitter nel periodo natalizio (affidereste mai la vostra casa a un perfetto sconosciuto? Mah...). È una ragazza molto alta (fidatevi, lo sottolineo perché nel libro viene ribadito più volte: sembra davvero importante!) e insicura del suo aspetto fisico, ma sembra alquanto determinata caratterialmente. Tanto da sbattere ripetutamente in faccia la cornetta del telefono al cliente. Dimenticavo uno dei soliti cliché della letteratura natalizia: lei non vuole festeggiare il Natale. Ha, infatti, perso il marito in un incidente ed è cresciuta con la nonna, una battista particolare (e non perché non dedita ai festeggiamenti!).

Lui, Jude Martland, è un tipo alla Heathcliff (per intenderci). Ah, dimenticavo: anche lui è molto alto. Più della protagonista. Ma il suo personaggio, seppur presente nei discorsi dei co-protagonisti di questa storia, apparirà in tutta la sua possente stazza da yeti solo a metà romanzo.

Holly si ritrova, quindi, a doversi occupare dell'immensa proprietà di Jude in una località sperduta. Ovviamente le sue tranquille aspettative verranno deluse dalla famiglia Martland e Holly si ritroverà a dover organizzare il pranzo di Natale e, quindi, a festeggiare.

E qui arrivano le "note dolenti": il romanzo procede per pagine e pagine come una sorta di diario in cui la protagonista racconta in ogni particolare le sue giornate che trascorre, perlopiù, in cucina a preparare sontuosi pasti che farebbero ingrassare al solo pensiero.


In conclusione, la narrazione risulta molto monotona e ripetitiva e la storia d'amore tra i due protagonisti è quasi assente: cammina da sola in un sentiero di emozioni e sentimenti che sbocciano, casualmente, nella neve.

Ciò che, a mio parere, ha spinto la curiosità a proseguire la lettura è stata la storia della nonna di Holly, narrata attraverso le pagine di un vecchio diario custodito dalla nipote. Ma, anche qui, ho trovato il solito cliché della vita della protagonista allacciata, inspiegabilmente, a quella di una perfetta famiglia di sconosciuti. Guarda i casi della vita... 
Ma non vi racconto di più.

Vi consiglio questo libro solo se amate davvero il Natale e non siete alla ricerca di un libro troppo impegnativo. Ma, se avete appena terminato una sontuosa cena, e se fossi in voi, prenderei un digestivo prima di immergermi in questa lettura! Non perché sia così tremendo, quanto per il semplice fatto che ogni pasto è descritto con la minuzia di un ricettario culinario.
Alla fine del romanzo, infatti, l'autrice ha riportato alcune ricette testate dalla protagonista in persona.
Buona lettura...o appetito!





2 commenti:

  1. Ciao! Appena mi hai detto di aver recensito questo libro sono corsa a leggere la recensione, e concordo su tutto ciò che hai detto e anche io sono piuttosto sicura che gli darò due stelline soltanto. Che bello non essere l'unica a disprezzare un libro! Ahahahah

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    1. Ahahahah in realtà a me dispiace molto scrivere recensioni negative però...a volte è inevitabile!! Non vedo l'ora di leggere la tua recensione! ;)

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