giovedì 31 agosto 2017

Recensione: "Le streghe" di Roald Dahl

Buongiorno, lettori!
Il blog è momentaneamente in “pausa-studio” (un ossimoro!), con una torre di libri (anche interessanti, potrei parlarvene…) da studiare per gli ultimi esami universitari. Ma non vi abbandono!

Quindi vi chiedo: quale libro ha segnato la vostra infanzia? Quello che, scorrendo indietro nel tempo, ricordate di aver letto con immenso piacere, tanto da ricordarne anche oggi la trama a menadito?
Io non ho alcun dubbio: Le streghe di Roald Dahl. Qualche mese fa l’ho riletto con piacere, ricordando quella magnifica estate in riva al mare e, dimenticando il fatto di conoscerne già il finale, mi sono calata nuovamente in quell’atmosfera di ironico terrore vissuta, ormai, anni e anni addietro.


TITOLO: Le Streghe
AUTORE: Roald Dahl
EDITORE: Salani
COLLANA: Gli Istrici
PREZZO: 5,99€ (eBook); 8,50€ (copertina flessibile)
PAGINE: 200

TRAMA: Un racconto inquietante che vi farà sapere chi sono le vere streghe. Non quelle delle fiabe, sempre scarmigliate e a cavallo di una scopa, ma quelle elegantissime, somiglianti a certe signore che probabilmente già conoscete. Come fare a individuarle? Bisogna stare attenti a chi porta sempre i guanti, a chi si gratta la testa, a chi si toglie le scarpe a punta sotto il tavolo e a chi ha i denti azzurrini, perché tutto ciò serve a nascondere gli artigli, i crani calvi, i piedi quadrati, la saliva blu mirtillo: tutti segni distintivi delle vere streghe. Sapendo questo potrete evitare di venir trasformati in topi.

mercoledì 23 agosto 2017

SegnaLibriAmo: "Love Generation" di Noelle Olsen

Bentornati, lettori!
Dopo una luuunga pausa "ferragostiana" torno sul blog per inaugurare una nuova rubrica: SegnaLibriAmo.
Una volta al mese andrò in giro per il web a scovare i nuovi autori più promettenti e ve li segnalerò in questo spazio.

Questo mese voglio parlarvi di Noelle Olsen (un plauso alla sua disponibilità e dolcezza, ormai rare tra gli scrittori, nel ringraziare ogni blog che citi lei o il suo romanzo), che da qualche mese ha auto-pubblicato il suo primo libro, Love Generation.


…quella di Arianna era veramente la “Generazione d’Amore” che descriveva Bob? Una generazione di svalvolati sognatori? Una generazione custode del più grande dei sentimenti?

giovedì 10 agosto 2017

Lo scrittore per strada che regala tautogrammi


Mancano poche settimane all’annuale Ferrara Buskers Festival, la grande manifestazione dedicata all'arte di strada. Spesso, girovagando per la piazza, è possibile trovare delle vere e proprie "perle", come è capitato a me durante la scorsa edizione.

Circa un anno fa, mentre sfogliavo distrattamente il programma, il nome di un artista aveva catturato la mia attenzione.
Uscita immediatamente di casa, ho iniziato a cercare per le vie del centro Walter Lazzarin, lo "scrittore per strada".
E l'ho trovato dopo una decina di minuti seduto sul listone, con la sua immancabile Olivetti Lettera 25, circondato dai suoi libri.
Ho vinto la timidezza e mi sono avvicinata, lo ammetto, spinta dalla voglia di stringere tra le mani uno dei suoi "racconti".
Il ragazzo, infatti, è solito regalare ai passanti dei tautogrammi, componimenti formati da parole con la stessa lettera iniziale.
Mi sono ritrovata, così, a scambiare qualche parola con questo incredibile artista che da Ottobre 2015 gira con coraggio per le vie d'Italia promuovendo il suo terzo libro, Il drago non si droga, che ho prontamente acquistato (prima o poi arriverà anche questa recensione!).

Oltre al comprensibile desiderio di farsi conoscere in qualità di scrittore, dalle sue parole (e dai suoi versi) emerge tutto l'amore che prova per la letteratura e la filosofia (in cui è laureato, sospetto con più passione rispetto ad Economia aziendale).

mercoledì 9 agosto 2017

Recensione: "Margherita Dolcevita" di Stefano Benni

Buon




Dentro un raggio di sole che entra dalla finestra, talvolta vediamo la vita nell'aria.
E la chiamiamo polvere.

Ieri è tornato a casa uno dei miei libri preferiti. Quando sono sicura che il lettore sia affidabile, mi capita di prestare qualche lettura che mi abbia rapito il cuore. Come Margherita Dolcevita di Stefano Benni, autore che occupa un posto rilevante nella mia libreria. E sono felice che il libro abbia colpito nel segno scatenando uno splendido dibattito per via del finale ambiguo!
Curiosi? Venite a scoprire il perché!


TITOLO: Margherita Dolcevita
AUTORE: Stefano Benni
EDITORE: Feltrinelli
ANNO: 2005
PREZZO: 5,99€ (eBook); 7,50€ (copertina flessibile)
PAGINE: 206

TRAMA: Margherita Dolcevita è una ragazzina che sa guardare il mondo. Le bastano un cuore appena difettoso e qualche chilo in più per aggiungere sale e ironia alla sua naturale intelligenza. Compatisce con affetto le stramberie della sua famiglia e volentieri si perde nel grande prato intorno alla sua casa, ultimo baluardo della campagna ormai contaminata dalla città e dimora della sua amica invisibile: la Bambina di polvere. Ma improvvisamente, come un fantasma di notte, di fronte alla casa di Margherita appare un cubo di vetro nero circondato da un asettico giardino sintetico e da una palizzata di siepi. Sono arrivati i signori Del Bene, i portatori del “nuovo”, della beatitudine del consumo. Amici o corruttori? La famiglia di Margherita cade in una sorta di oscuro incantesimo: nessuno resta immune. E su chi fa resistenza alla festa del benessere, della merce, del potere s’addensa una nube di misteriose ritorsioni. Margherita sospetta un piano diabolico ed è pronta a mettere in gioco tutta la combattività e l’immaginazione per scoprire in quale abisso di colpevole stoltezza il suo piccolo mondo, e forse il mondo intero, sono precipitati.

lunedì 7 agosto 2017

Liebster Award 2017

Buongiorno e buon Lunedì!
Oggi mi prendo una piccola pausa dai deliri dietro la tastiera per raccontarvi un po' di me: ho ricevuto, infatti, una nomina per il Liebster Award 2017 e non potrei esserne più felice!
Si tratta di un riconoscimento "a catena", per blog con meno di 200 follower, per contribuire a dare visibilità ad "angolini" meno famosi o nuovi e per far conoscere le persone che si celano dietro la tastiera del computer e ogni giorno provano a rendervi partecipi delle loro emozioni attraverso quel che scrivono!

Ma mi sono già dilungata troppo...ecco a voi le regole!

1) Ringraziare chi ti ha premiato e rispondere alle undici domande che ti sono state poste.
Ringrazio di cuore (e l'ho fatto così tante volte da averle già fatte pentire!) Lea e Stefy del blog Due lettrici quasi perfette per aver pensato a me e al mio piccolo angolo semi-sconosciuto!


Di seguito troverete le mie risposte alle loro domande.

venerdì 4 agosto 2017

Ciak, si legge: l'Inferno di Dan Brown e Ron Howard

Salve lettori!
Prima di entrare nel vivo dell'argomento, tenevo ad avvisarvi che il seguente articolo contiene spoiler. Se avete intenzione di leggere il romanzo o vedere il film in questione senza rovinarvi il piacere della scoperta, siete liberi di chiudere gli occhi e passare oltre!

Non sono mai stata una grandissima fan di Dan Brown. Ho iniziato, probabilmente come tanti altri, ad avvicinarmi al suo mondo leggendo Il codice da Vinci e, seppur infastidita dalle volute imprecisioni artistico-storiche per far quadrare la narrazione, devo dire che non mi è dispiaciuto. Non posso, tuttavia, dire altrettanto di Inferno, pubblicato nel 2013, che vede sempre come protagonista il professore di simbologia Robert Langdon.
Questa volta il romanzo è ambientato a Firenze, dove il buon Robert si risveglia in un letto d'ospedale con una ferita alla testa e un'amnesia temporanea. Non capisce come sia arrivato in quella città e non sa chi abbia interesse ad ucciderlo, perseverando nel proprio intento. Il professore, confuso e stordito da strane allucinazioni, si ritrova a dover scappare aiutato dalla dottoressa Sienna Brooks. Inizierà una caccia all'uomo che porterà lo studioso persino a Venezia e Istanbul, con colpi di scena inaspettati e i soliti enigmi da risolvere per giungere al "bandolo della matassa". Questa volta il mistero si annida dietro il più grande poema di tutti i tempi: l'Inferno di Dante Alighieri. La popolazione del nostro pianeta è in continuo aumento e, per evitare che si trasformi in un vero e proprio inferno sulla Terra, qualcuno ha escogitato un piano per non far "implodere" il sistema.
Molti mi hanno sconsigliato questo romanzo giudicandolo monotono, catastrofico o improbabile. Forse.
L'inizio è accattivante e intrigante ma, pagina dopo pagina, si finisce per ricadere nel solito schema già visto nei romanzi precedenti.
Dan Brown riesce con sapiente maestria a tenere viva l'attenzione dei lettori con le sue descrizioni mozzafiato (dettagliate con dovizia da guida turistica) e i colpi di scena (quasi) inaspettati. Tuttavia, non credo che questo sia sufficente a dar credito a un romanzo costituito perlopiù da tesi tirate fino all'inverosimile e spiegazioni frettolose sulle quali l'autore (probabilmente di proposito) non si sofferma più di tanto.
Seppure un po' sbrigativo, sono stata piacevolmente sorpresa dal finale, l'elemento di novità che ho cercato in tutto il romanzo!